Negli anni ho imparato a dare peso e valore ad alcuni termini ed il loro utilizzo. Benessere e Salute sono un esempio lampante di come vocaboli apparentemente simili possano rivelare mondi molto diversi.
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Negli anni ho imparato a dare peso e valore ad alcuni termini ed il loro utilizzo. Benessere e Salute sono un esempio lampante di come vocaboli apparentemente simili possano rivelare mondi molto diversi.
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Il 25 Gennaio 2023 in occasione della festa dei 10 anni di attività dello Studio OLMO abbiamo deciso di sostenere una delle importanti iniziative di AIL Salerno. È stato fantastico reincontrare vecchi amici, pazienti e conoscere nuove persone e mai avremmo immaginato di avere un tale seguito: 242 partecipazioni!
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Nel 1997 ero in seconda media ed avevo 12 anni quando si presentarono in classe dei volontari di Legambiente. Ci raccontarono di tutte le loro nobili iniziative rivolte alla tutela della salute e dell'ambiente affrontando tematiche riguardanti lo smog, l'inquinamento chimico, elettromagnetico e il fenomeno delle piogge acide. Non esisteva la diatriba odierna dei 4G e 5G ma si soffermarono particolarmente sui danni derivanti dalle antenne di telecomunicazioni installate sui palazzi della città. Introdussero un concetto all'epoca ancora ignoto a Salerno: la raccolta differenziata. A dire la verità fu una divulgazione molto efficace poichè parlandoci dei problemi riuscirono a fornirci anche delle soluzioni. Tutti eravamo parte dello stesso problema e potevamo arginarlo; tesserandoci a Legambiente avremmo potuto contribuire attivamente alla tutela della salute nostra e delle future generazioni. Mi tesserai! Ancora oggi conservo quella tessera come punto di svolta della mia crescita: la grande illusione (o disillusione?).
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L'8 Marzo scorso, in occasione della Festa della Donna, abbiamo dato il via a un Progetto di riforestazione delle nostre aree desertiche. Gli utenti che hanno aderito gratuitamente a questa idea Green si sono resi disponibili per l'adozione di piante di Mimosa e Carrubi. Le più resistenti crescono rigogliose a casa dei nostri volontari anche se ancora troppo piccole per essere piantate nel suolo. Nel frattempo Incipit non si ferma!
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Quante volte abbiamo pronunciato la frase: Non ho il tempo di...? Soprattutto, quanto abbiamo creduto alle nostre parole? Io tantissimo. Ho davvero pensato che non esistesse altro tempo da dedicare se non quegli attimi estratti dalle intercapedini dei miei impegni. Avrò lasciato i miei interlocutori interdetti numerose volte, qualche volta gli sarò sembrato immerso in una vita pregna di attività gioiose e coinvolgenti, ma non facevo altro che deludere me stesso ogni volta che rifiutavo un'opportunità diversa dal planning giornaliero. Ero arrivato a un no compulsivo e aprioristico.
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Nei primi anni della mia infanzia fino ai nove anni ho sempre avuto difficoltà ad inserirmi in un gruppo. Probabilmente ero lagnoso o poco convenzionale, ma di fatto anche se una miriade di bambini organizzava una partita sulla spiaggia tendeva a non coinvolgermi.
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L'atto stesso del nostro concepimento è un fenomeno puramente casuale, sarebbe potuto nascere tranquillamente uno dei nostri 200 milioni di fratelli al posto nostro e per le sorti dell'Universo sarebbe cambiato ben poco. Nonostante questo caos, che i fisici chiamano entropia, siamo riusciti a raggiungere la nostra attuale condizione. Sarebbe potuto accadere in maniera diversa? Chissà!
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Un misto di dubbi e curiosità mi assalivano prima di conoscere dodici anni fa Alessandro. Volevo arrivare all'incontro preparatissimo e mi documentai sulla letteratura scientifica dell'epoca ma purtroppo riportava poche cose e nulla di certo. Consigliavano però di prepararsi bene dal punto di vista relazionale poiché i bimbi come lui non amano il contatto fisico, possono avere degli atteggiamenti violenti e vivono in un mondo tutto loro. Io, chiuso ancora nella mia comfort zone fatta di studi e convinzioni, non mi ero reso conto che erano cinque minuti che conoscevo Alessandro e stavamo già giocando insieme sul divano. Un biondino smilzo che con fare regale ti introduceva pian piano nel suo piccolo mondo fatto di cartoni animati e grandi sorrisi. Caratterialmente preciso e molto autocritico, sin dalla tenera età di 6 anni, difficilmente avrebbe mai fatto qualcosa per farti cambiare idea su di lui. Se lo ami lo accetti com'è, forse questa è la mia più grande assonanza con lui.
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Sei anni fa ho incontrato Paola al mio studio. Venne a sapere della realizzazione di un mio progetto multidisciplinare per bambini e decise di farmi visitare Marta. L'intesa terapeutica tra me e la piccola nacque in maniera molto naturale e Paola un po' defilata dietro le quinte cercava di capire se quest'approccio potesse essere quello giusto. Il modello di riferimento terapeutico a cui era abituata fino a quel momento si basava semplicemente sulla mobilizzazione e quindi era normale che fosse inizialmente molto titubante. Integravamo il lavoro osteopatico a quello neurocognitivo, due approcci ancora oggi poco conosciuti; soprattutto nelle fasi iniziali era necessaria una stretta collaborazione con i genitori. Dopo 60 giorni di incertezze vidi gli occhi di Paola trasformarsi, quando mi disse che il girocoscia di Marta era cresciuto di 7 centimetri si sciolse in un magnifico sorriso. In quel momento anche io riuscii ad osservarla sotto una luce differente. Abbandonò le vesti di donna schiva e guardinga facendo emergere un animo nobile e battagliero proprio come una vera amazzone. Grazie all'entusiasmo ritrovato, Paola riuscì a carprire dalla piccola Marta potenzialità fisiche incredibili, trasformando una semplice foglia ripiegata su se stessa in una bambina in grado di strisciare, rotolare e gattonare. Devo proprio ringraziare Marta per avermi dato l'opportunità di conoscere una vera Donna, sorridente e combattiva. Dietro quel sorriso c'è la consapevolezza di un animo nobile tipico di chi accetta con dignità le proprie ferite.
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