In un mondo convenzionale come quello del tennis è difficile rimanere se stessi. Quando viaggi per 11 mesi l'anno lontano dagli affetti, pochi argomenti da condividere con le persone che ti circondano solitamente finisci per adeguarti. Non è il caso di Fabio Fognini. I giudizi espressi spesso riflettono i risultati del rettangolo di gioco e difficilmente si soffermano sulle caratteristiche dell'Uomo.
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