Osteopatia craniosacrale

postato il 04·12·2020 in

L’osteopatia craniale si definisce tale poiché agisce sulla struttura e sul liquido che circonda il sistema nervoso centrale, sfruttando la mobilità e motilità cranica. Attraverso particolari abilità e specifiche tecniche osteopatiche è possibile sentire il movimento ritmico presente in tutti i tessuti del corpo, appena percettibile, chiamato movimento involontario. Anche il cranio, composto da 26 ossa unite tra loro, grazie alla sua mobilità, può realmente adattarsi al movimento involontario del cervello che protegge al suo interno. Il termine "osteopatia craniale" risulterebbe improprio qualora fosse considerato uno specifico trattamento a sé stante; bisogna infatti ricordare che l'osteopatia è una scienza olistica che considera l'essere umano nella sua globalità, e che pertanto non esistono specialità osteopatiche.

 

 

Le origini

La teoria del Bilanciamento Cranio-sacrale è dovuta al geniale lavoro di William Garner Sutherland (1873-1954), studente di osteopatia nella California, il quale, in seguito a numerosi studi sui propri pazienti, concluse che

...come le branchie del pesce, le ossa temporali si aprono e si chiudono favorendo così un atto respiratorio del cervello.

Costruì, così, un cappello didattico a scopo di studio, modificando un pallone di football americano e aggiungendovi viti, molle e cinghie di ogni genere: tutto era atto a studiare le singole ossa craniche e i loro movimenti. Un giorno fermò saldamente tutte le ossa del cranio e si rese conto che l'osso sacro si muoveva tantissimo. Questa era la conferma che i movimenti percepiti chiaramente sul cranio avevano una stretta correlazione con l'osso sacro. Si dice che durante le intense giornate di lavoro, uscendo dallo studio per ricevere il paziente successivo, dimenticasse lo strano cappello in testa suscitando lo sgomento dei presenti. Nonostante un difficile inizio, all’insegna delle critiche del mondo scientifico, le teorie espresse dal grande genio scozzese vennero lentamente accettate e riconosciute da tutte le scuole di osteopatia. Va ricordato che, ancora oggi, la medicina moderna rigetta in toto la teoria secondo la quale le ossa del cranio, una volta raggiunta l'età adulta, possano continuare a muoversi, anche minimamente. Al di là di tutto ciò, William Sutherland è stato un grande pioniere con una straordinaria capacità di percezione e visualizzazione; attento e sensibile osservatore dei fenomeni naturali, nel tentativo di aiutare il prossimo a prendersi cura della propria salute.

 

Diffusione dell'approccio cranio-sacrale

Negli anni ’70 alcuni osteopati americani, tra cui il dottor John Uppledger, sentirono l'esigenza di estendere gli insegnamenti dell'ambito osteopatico ad altre categorie di professionisti, quali fisioterapisti, infermieri, ostetriche e anche alle madri. Essi, infatti, ritenevano fondamentale trasmettere la conoscenza manipolativa a chiunque avesse il compito di migliorare la salute altrui, madri comprese. Nell’accudimento dei bambini, infatti, l'amore materno è fondamentale e l'arte del tocco gioca un ruolo chiave nella comprensione dei loro veri bisogni.

In questo video, girato nel mio Studio, si evidenzia molto bene il cambiamento del ritmo respiratorio. In realtà, nel trattamento craniale, ciò che si modifica è il meccanismo di respirazione primaria (MRP) con l’obiettivo di modulare il sistema nervoso vegetativo.

 

Cosa cura l'osteopatia craniale?

Fin dalla sua invenzione, l’approccio craniale non è stato ben visto negli ambienti medici, osteopatici e scientifici, subendo continui rifiuti e confutazioni. Tuttavia, tali tecniche manuali, non invasive, sono in grado di alleviare efficacemente tensioni, traumi e stress fisici che possono ostruire o interrompere il movimento cranico. Queste ostruzioni, se non adeguatamente trattate, possono causare problemi al cranio, all’osso sacro e ad altri apparati. Con l’approccio craniale possiamo ristabilire il benessere generale, strutturale ed emozionale, sia al cranio che all'intero organismo.

Il metodo dolce e naturale risulta adatto a tutte le età, dai neonati agli anziani, per curare o anche solo generare sollievo ai seguenti disturbi:

  • Strutturali (problemi ortopedici, torcicollo miogeno, malposizionamenti intrauterini, trauma cranico, traumi vertebrali, dolore cronico, problemi temporo-mandibolari, plagiocefalia, emicrania)
  • Viscerali e metabolici (coliche, affaticamento cronico, difficoltà digestive, taglio cesareo, aderenze cicatriziali, post-gravidanza, disfunzione post-operatorie
  • Cognitivi e comportamentali (problemi motori e di coordinazione, autismo, disturbi specifici dell’apprendimento, disordini al sistema nervoso centrale, disordini infantili, disabilità linguistiche, stress e problemi relazionali; disordini neurovascolari, stress post-trauma)

 


Riferimenti bibliografici

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