Osteopatia e gravidanza

postato il 05·12·2020 in

Lesioni osteopatiche e problemi di tipo funzionale possono rendere difficoltoso il periodo della gravidanza, compromettere la corretta dinamica del parto e lasciare conseguenze successivamente al parto. Per questo motivo l’Osteopatia è assolutamente indicata allo scopo sia di arrivare al parto in condizioni ottimali che di eliminare eventuali problemi funzionali acquisiti durante il parto.

 

 

Il periodo di gravianza

Durante la gravidanza la struttura fisica della donna si adatta e si trasforma notevolmente in periodi relativamente brevi. Problemi di natura osteopatica possono creare in questa fase difficoltà anche notevoli non solo nei confronti della madre ma anche del feto. Per quanto riguarda la madre le espressioni sintomatiche più frequenti in gravidanza sono sciatica, lombalgia o gonfiore delle estremità, oltre che difficoltà respiratorie soprattutto nelle ultimissime fasi. In effetti alcuni di questi aspetti sono assolutamente fisiologici ma una difficoltà funzionale globale può comunque amplificarne l’intensità in maniera a volte anche importante. Cioè se è in atto un problema meccanico a livello delle vertebre o del bacino o se è presente una tensione a livello delle fasce addominali o del diaframma, sicuramente la mobilità articolare generale e l’aspetto emodinamico, soprattutto il ritorno venoso, risulteranno compromessi. In queste condizioni un aumento di peso notevole o una compressione sui grossi vasi da parte del feto, per quanto eventi fisiologici in gravidanza, potranno essere sopportati dall’organismo in maniera più difficoltosa. L’aspetto tuttavia più importante e degno di speciale considerazione riguarda in realtà le possibili ripercussioni sul feto. Soprattutto la presenza di tensioni sulla parete dell’utero, trasmesse attraverso i legamenti con lo scheletro, possono creare problemi alla mobilità uterina e quindi fetale. E questo in considerazione soprattutto del corretto posizionamento della testa, con conseguenze importanti al momento del parto. Per questo una revisione osteopatica in gravidanza è altamente consigliata.

Il parto

Il parto è la fase decisiva di tutta la gravidanza ed è necessario arrivare a questo speciale momento in condizioni ottimali. L’aspetto funzionale più importante che deve essere considerato sotto il profilo osteopatico riguarda la dinamica del bacino. L’osso sacro, le ossa iliache, il coccige, i muscoli del pavimento pelvico, i legamenti dell’utero e tutte le altre strutture adiacenti devono godere della massima espressione dinamica. La compromissione di anche solo una di queste parti può pregiudicare l’espulsione della testa del feto alla nascita con tutte le conseguenze del caso. La testa del feto è infatti in grado di subire importanti variazioni morfologiche al fine di adeguarsi alle dimensioni del canale di uscita ma esso deve essere assolutamente libero ed elastico. All’aspetto meccanico se ne deve aggiungere un altro altrettanto importante. Una disfunzione osteopatica a livello della base del cranio può causare un problema nella produzione di ossitocina da parte dell’ipofisi con conseguenze importanti al momento del parto. L’ossitocina è un ormone necessario a provocare le contrazioni dell’utero indispensabili all’espulsione del feto. Quindi se l’ipofisi non produce abbastanza ossitocina l’utero sarà incapace di contrarsi durante il parto. Questo renderà l’espulsione difficoltosa e sarà necessario intervenire in maniera artificiale. Pertanto, al fine di ridurre il rischio di simili eventualità, una revisione osteopatica in gravidanza è assolutamente consigliabile.

 

Il post-parto

Il parto è un evento decisamente impegnativo per l’intero organismo e in particolare per le strutture coinvolte in maniera diretta. L’utero, le ossa e i muscoli del bacino, la colonna vertebrale come anche l’intestino retto, la vescica e le strutture circostanti vengono fortemente impegnati nella dinamica del parto e sottoposti ad uno stress funzionale molto importante. Frequentemente questi organi, come del resto l’intero organismo, possono acquisire problemi di tipo funzionale durante il parto e portare a conseguenze sgradevoli nel periodo successivo. Inoltre è necessario considerare gli effetti collaterali di anestesie epidurali o cicatrici da taglio cesareo che vanno ad aggiungersi ai quadri lesionali di origine prettamente meccanica. In particolare le punture epidurali hanno sempre ripercussioni importanti da un punto di vista osteopatico poiché creano uno stress cranio-sacrale notevole con conseguenze che possono andare da semplici cervicalgie a problemi di tipo neurovegetativo (vertigini, acufeni) come anche cefalee e altro ancora. Una revisione osteopatica è sempre consigliata dopo un parto, in particolare dopo il primo parto, allo scopo di eliminare qualsiasi problema funzionale residuo e poter godere di un recupero ottimale nel periodo successivo.

 


Riferimenti bibliografici

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Osteopatia neonatale