Neuralterapia

postato il 17·07·2018 in

La Neuralterapia secondo Huneke consiste nell'iniezione di anestetici locali (quali p.es. procaina, lidocaina o altri piu' recenti) nella pelle o sotto la pelle (intracutanea o sottocutanea), nei muscoli (intramuscolare), tra le giunture o altri organi, ma anche in alcuni punti nevralgici (come cicatrici) allo scopo di eliminare focolai e centri di irritazione o con lo scopo di riattivare circuiti di regolazione disturbati, al fine di guarire molteplici malattie.

È una tecnica di medicina complementare usata nella cura di dolori cronici e di molte altre patologie.

Modalità terapeutiche

Le modalità terapeutiche sono due:

  • la terapia segmentale, che utilizza tecniche di stimolazione periferica sulla struttura patologica
  • l'eliminazione del cosiddetto campo di disturbo , in tedesco "Störfeld", che può essere anche molto distante dalla struttura patologica, o non necessariamente correlato metamericamente ad essa. I più frequenti campi di disturbo sono le cicatrici.

Viene usata classicamente la Procaina che, secondo i neuralterapeuti tedeschi -parere non confermato da studi- ha un potere ripolarizzante superiore a tutti gli altri anestetici locali, mentre ha un potere anestetico assai ridotto sia quantitativamente che temporalmente. L'inconveniente maggiore della Procaina, oltre ad essere di difficile reperibilità, è quello della possibile allergia. Per questo è consigliabile instillare una goccia del prodotto nella congiuntiva del paziente prima di infiltrarla. Si ha un lieve e fugace arrossamento della congiuntiva, una certa lacrimazione ed una sensazione di piccolo bruciore. In caso di assenza di reazione allergica tutta la sintomatologia suddetta cessa nel giro di 5 - 10 minuti. Possono essere usati anche altri anestetici locali, in particolare la lidocaina, che in Italia è più facilmente reperibile della procaina. I risultati sono simili a quelli con la procaina, anche se mancano studi controllati di confronto sull'efficacia terapeutica dei vari anestetici locali.

L'iniezione viene fatta non solo sulle cicatrici ma anche sui plessi, a livello dei gangli della catena simpatica, dei gangli della porzione cefalica come il ganglio otico,il ganglio sfeno palatino, il ganglio stellato, etc. In caso di disturbi complessi e diffusi su cui sia difficile rintracciare il campo di disturbo primario, può essere usata l'iniezione endovenosa.

L'indicazione terapeutica non riguarda solo i dolori bensì molte patologie organiche o, più spesso, funzionali che apparentemente non hanno niente a che fare con il campo di disturbo individuato. L'effetto curativo è immediato ("fenomeno del secondo "di Huneke) nella misura in cui con la neuralterapia si ha l'eliminazione della depolarizzazione tissutale permanente ed il ripristino della conduzione informazionale attraverso la zona trattata. L'effetto è all'inizio transitorio per cui la terapia va ripetuta più volte, ottenendo una durata della remissione dei sintomi sempre più lunga fino alla loro possibile scomparsa. Si possono fare sedute settimanali oppure si può reinfiltrare la zona interessata solo al ricomparire dei disturbi con una tempistica che è del tutto variabile ed individuale, dipendendo essa dallo stato del sistema di regolazione di base del singolo soggetto.

 


Bibliografia e riferimenti
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