Rebirthing: cura per ansia ed attacchi di panico

postato il 08·08·2018 in

Guarire dall’ansia e dagli attacchi di panico è possibile attraverso l’uso consapevole del respiro circolare, detto rebirthing. Smettere di mangiare per qualche giorno è benefico per la salute, senza bere è scientificamente provato che si può resistere fino a 14 giorni ma smettere di respirare porta alla morte dopo pochi minuti! Da questa semplice costatazione si può dire che il respiro è vita e che migliorando il proprio respiro si migliora la propria vita!

Se il respiro è così strettamente legato alla vita significa anche che gli eventi e le emozioni della vita influiscono su di esso, precisamente bloccandolo, nel caso di emozioni spiacevoli come pauraansiatraumiapprensione e molte altre. In effetti il respiro non solo subisce dei cambiamenti durante gli eventi spiacevoli che restano memorizzati nelle cellule del corpo, ma può essere usato consapevolmente proprio per liberarsi dalle memorie cellulari di tali eventi. Se è vero che la paura blocca il respiro è vero anche che sbloccando il respiro tramite la disciplina del rebirthing, si sbloccano e si dissolvono le paure che lo avevano inibito!

Questo avviene per ogni tipo di paura il che fa di tale pratica un vero toccasana, in particolar modo nel caso dell’ansia e degli attacchi di panico funge da valvola di scarico. Rende l’idea pensare all’essere umano come ad una bottiglia che può contenere solo fino ad una certa quantità di emozioni, quando le emozioni non ci stanno più, perché la bottiglia è piena, iniziano a straripare ed ecco che si manifestano sotto forma di attacchi di panico nel caso in cui l’accumulo proseguito per un periodo prolungato, molte volte anni, nei quali la bottiglia si è riempita di ansia ed altre emozioni negative.

Utilizzando il respiro circolare continuo si sbloccano le memorie delle ansie represse come quando alzando la valvola della pentola esce la pressione accumulata, perciò con tale purificazione la bottiglia si vuota e ritorna l’equilibrio nel corpo e nella mente. Questa disciplina purifica tutte le cellule del corpo e della mente accettando le emozioni represse quando fuoriescono, permettendo ad esse di dissolversi nel respiro mentre le rigenera e ricarica con l’entrata di ossigeno ed energia. Qui i sintomi non si reprimono, ma escono, e con essi il malessere in maniera naturale e guidati dal respiro del rebirther che segue la persona, per un’ora circa, in questo periodo di respirazione consapevole che termina in uno stato benefico e ristoratore di rilassamento profondo.

Il rebirthing o breathwork nasce in America negli anni '60 dagli studi dello psicologo e filosofo Leonard Orr. Tale attività può essere praticata con benefici da tutti, senza limiti di età, non ha effetti collaterali negativi, e dopo sole dieci sedute guidate da un esperto rebirther è possibile imparare a praticarlo in completa autonomia. Il maggior beneficio lo raggiunge chi ha vera voglia di star bene ed è determinato nel raggiungimento di tale obbiettivo. Nell’ambito degli incontri si apprendono esercizi di respiro pratici facili e veloci da usare nel momento del bisogno, cioè nel mezzo di emozioni negative, imparando a dissolverle immediatamente evitando così di usare sé stessi come una pattumiera emotiva continuando a mandare giù emozioni che con il tempo si trasformano in problemi psicosomatici. Si impara inoltre ad addestrare la propria mente per creare il meglio nella vita.

 


Bibliografia e riferimenti

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