Insonnia e osteopatia

postato il 04·12·2022 in

Soffro d'insonnia. Dottore, cosa posso fare per migliorare il sonno? L'osteopatia può aiutare il mio riposo? Sono domande che mi rivolgono quotidianamente i pazienti. Circa il 10% della popolazione mondiale soffre di insonnia cronica ed è stato calcolato che il sonno medio dei bambini negli ultimi 100 anni è diminuito di 2 ore al giorno. Gli stressor che predispongono maggiormente all'insonnia sono prevalentemente psico-somatici e legati alle abitudini di vita. Non sempre però l'insonnia è determinata da questi fattori, spesso e volentieri si sottovalutano aspetti neurometabolici importanti. 

 

 

Il Parasimpatico

Il Sistema Nerovoso Autonomo si divide in sistema Simpatico e Parasimpatico, quest'ultimo regola le funzioni di sonno, digestione e sistema immunitario. Questi tre aspetti sono concatenati e la loro normale fisiologia è essenziale per migliorare la qualità di vita di una persona. Spesso infatti mi è capitato di visitare pazienti che presentavano contemporaneamente disturbi in questi aspetti. Nell'immaginario comune pensiamo al paziente insonne come un adulto ma non è sempre così, a dire il vero sono sicurissimo che avete conosciuto tantissimi bambini e neonati che presentavano colichette addominali, stati di raffreddamento costante e alterazione del ritmo sonno-veglia. In questi casi parliamo di disturbi neurovegatitivi che possono essere affrontati in maniera soddisfacente dal vostro osteopata di fiducia.

 

Intervento manipolativo osteopatico

Adulto o bambino che sia il paziente può senz'altro essere aiutato sin dai primi incontri. L'obiettivo primario del terapeuta è identificare la sede disfunzionale ed agire attraverso tecniche craniali o strutturali su di essa. Le aree anatomiche connesse al Parasimpatico sono localizzate a livello cranio-cervicale e a livello sacrale. Sono le aree in cui incide maggiormente il nervo Vago che è il rappresentante per eccellenza delle funzioni neurovegetative. 

Esempio pratico

Se un bambino durante il parto distocico (traumatico) subisce un insulto sull'Atlante (prima vertebra cervicale) o un adulto cade a terra sull'osso sacro, si instaurarano meccanismi disfunzionali a carico del parasimpatico che possono predisporre inequivocabilmente ad alterazioni legate anche alla qualità del sonno. Pertanto un imminente intervento terapeutico osteopatico risulta essere indispensabile per ristabilire un'armonia neurovegetativa.

 

Gli approcci

Quando la disfunzione è strutturale allora l'osteopatia è una terapia elitaria per affrontare le problematiche legate all'insonnia, ma diventa un utile alleato nei casi in cui le disfunzioni siano di natura differente. Accanto al nutrizionista le manovre viscerali osteopatiche possono accelerare le capacità di recupero. Quando lo stressor è di natura psicosomatica può essere utile affiancare alla psicoterapia pratiche di meditazione, yoga oltre al trattamento di osteopatia craniale.

 

Approfondiamo: Il consiglio nutrizionale

Un buon riposo notturno è essenziale per la nostra salute: il sonno contribuisce al benessere mentale e al recupero fisico. Mentre dormiamo, il nostro organismo produce ormoni attivi sul metabolismo e in grado di regolare il nostro senso di fame. Le alterazioni quantitative e qualitative del sonno interferiscono con questa produzione, con relativo aumento del rischio di sviluppare diabete e obesità. Come favorire un sonno più profondo e meno interrotto? Un’alimentazione bilanciata ci fornisce i nutrienti giusti: cereali integrali (ricchi di triptofano, il precursore della melatonina, che regola i ritmi circadiani) e frutta secca (ricca di magnesio, che favorisce il rilassamento), verdure di stagione, preferibilmente crude, ricche di vitamine e minerali, proteine magre (ad esempio il pesce, che influenza positivamente il sonno grazie al contenuto di omega 3 e vitamina D). (Dott.ssa Rita Di Giacomo)


Dott.ssa Rita Di Giacomo
Biologa Nutrizionista
3477987666

Bibliografia e riferimenti

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