Il piriforme, un muscolo da trattare bene

postato il 27·03·2023 in

Il piriforme è un muscolo situato nel bacino e connette l'anca all'osso sacro. Il suo decorso a ridosso del nervo sciatico e di altre strutture legamentose lo rendono cruciale in quanto un suo stato di contrattura cronica può alterare sensibilmente la qualità della vita di ognuno di noi. La stragrande maggioranza dei miei pazienti arriva allo studio presentando un coinvolgimento diretto e indiretto di questo muscolo. Alcuni di essi possono riferire dolori riflessi a una caviglia o ad una spalla, possono manifestare dolori lancinanti durante la camminata oppure sintomi di pubalgia. Dolori molto variegati che difficilmente vengono associati al piriforme. Con questo articolo vorrei spiegare alcuni concetti essenziali e semplici utili a preservare l'integrità di questo muscolo e la nostra qualità di vita. 

 

Un muscolo nato per la quadrupedia

Il piriforme è un muscolo affusolato di pochi centimetri con un andamento abbastanza trasversale che attraversa la regione medio-posteriore del bacino, per intenderci al centro della natica. Connette la faccia antero-laterale dell'osso sacro ad una tuberosità del femore chiamata grande trocantere. Non è un muscolo di movimento, bensì svolge un ruolo prevalentemente posturale per cui la sua contrazione aiuta a mantenere il bacino in equilibrio in tutti i movimenti di flesso-estensione dell'anca.

Nasce come muscolo per la quadrupedia, infatti si trova in massimo rilassamento quando gattoniamo ed è per questo molto probabilmente che i bambini difficilmente presentano alterazioni posturali prima che comincino a trascorrere la maggior parte del tempo in posizione eretta. Si avvita attorno all'articolazione garantendo il massimo della stabilità proprio nella stazione eretta. 

 

Quando si arrabbia cosa succede?

Questo muscolo è strettamente connesso al sistema nervoso periferico in quanto passa a ponte sul nervo sciatico e un suo stato di forte e continua contrazione può comprimerlo generando fenomeni di sciatalgia.

Attraverso la contiguità con altri fasci muscolari la sua contrazione può creare dei Trigger Point (punti di allerta) che possono coinvolgere non solo l'arto inferiore ma anche tutta la fascia dorsale arrivando finanche alle spalle. Uno stato di contrazione anomalo del piriforme può svilupparsi per via di motivazioni meccaniche quali traumi diretti (es. cadute con l'osso sacro a terra), indiretti (es. dismetria degli arti), temporanei (es. durante la gravidanza); riflessi viscerali (es. connessioni con l'apparato urogenitale).

 

Quali soluzioni abbiamo?

Quando rimaniamo bloccati con la schiena, quando si sviluppano dolenzie diffuse nella zona lombare, quando manifestiamo sensazioni di addormentamento dell'arto inferiore, possiamo provare a rilassare il piriforme attraverso due tecniche molto semplici. Se i sintomi dovessero affievolirsi o scomparire del tutto in questo modo sarebbe molto indicativo per il professionista (medico, osteopata, fisioterapista, posturologo) che vi valuta. 

Il primo esercizio consigliato è molto efficace ed è consigliabile praticarlo un paio di volte al giorno ad entrambi i piriformi per 2-3 giorni continuativi. 

Il secondo può essere abbinato al primo ed è più specifico per i soggetti allenati. 

Questi due semplici esercizi allungano le fibre profonde del muscolo riducendone lo stato di tensione cronica del piriforme. Vanno eseguiti sempre bilateralmente anche se il dolore è localizzato solo da un lato e non bisogna mai eccedere oltre i 5' per ogni esercizio, altrimenti potremmo ottenere l'effetto posto.

Se i sintomi dovessero scomparire è comunque opportuno ripetere almeno per una volta a settimana gli stessi esercizi per le successive quattro settimane. 

Se i sintomi dopo 2-3 giorni non dovessero ridursi è opportuno contattare il vostro specialista di fiducia. 

 


Bibliografia e riferimenti

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