Come l'Osteopatia può ripristinare il metabolismo dopo le feste?

postato il 06·01·2023 in

L'Epifania ogni festa porta via e spesso anche un po' di salute. Le variazioni stagionali, il lungo periodo festivo, i banchetti luculliani e la letargica sedentarietà rappresentano il giusto mix per slatentizzare disfunzioni metaboliche ed endocrine che ognuno di noi prova a combattere a modo suo. Ed ecco che puntualmente il 7 Gennaio ripartono sensi di colpa e ci si affida ai sistemi di cura più strambi per rimettersi in forma. E' corretto fare la dieta paleo? E la dieta chetogenica? Posso ritornare in palestra subito? Quali esercizi devo evitare? Ho letto che l'Osteopatia Viscerale può aiutare il mio metabolismo, è vero? Queste sono solo alcune delle domande dei miei pazienti e adesso provo a fare un po' di chiarezza su come affrontare in maniera propositiva tali tematiche.

 

 

Le feste natalizie... un agguato al nostro Sistema Fasciale

Avresti mai immaginato che la vittima delle nostre leccornie fosse la Fascia? Difficile immaginarlo ma non soltanto il fegato, i reni e i polmoni dreanano le nostre tossine. Le impurità che non riescono ad essere degradate da questi organi entrano in circolo e attraversano i nostri tessuti fasciali (guaine di avvolgimento). La fascia è organizzata come una maglia reticolare immersa in un un film semiliquido intercellulare definito come Matrice Extracellulare (ECM). Quando le tossine raggiungono questo spazio entra in azione il Sistema Immunitario che prova ad attaccarle e sminuzzarle lasciando però dei residui acidi e infiammazione. 

Se gli stravizi sporadici natalizi continuano oltremodo e diventano la regolarità, dopo qualche settimana l'esubero di tossine e dei processi infiammatori locali blocca le capacità di rigenerazione della fascia. Le tossine che ristagnano non rimangono interti bensì interagiscono elettricamente e magneticamente con il DNA cellulare attivando fenomeni di collagenizzazione (cicatrizzazione). 

 

E se tutto si cronicizza?

Di fronte a uno stato infiammatorio duraturo la fascia perde molte delle sue caratteristiche fisiologiche:

  • Si addensa perdendo viscoelasticità; 
  • Diventa meno resistente ai traumi;
  • Diventa più sensibile ai dolori;
  • Riduce le capacità di drenaggio artero/venoso e linfatico;
  • Rallenta i processi immunitari.

In questo caso il soggetto lamenterà dolori articolari che limiteranno progressivamente le sue autonomie e nel lungo termine innalzerà notevolmente le probabilità di sviluppare patologie croniche articolari (es. artrite reumatoide, artrite psoriasica), fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica, patologie delle vie respiratorie e vascolari. Il Sistema Nervoso Centrale (asse ipofisi-diencefalo-surrene) sarà totalmente proiettato a difendersi dall'infiammazione piuttosto che reagire agli agenti patogeni esterni fornendo porte aperte per infezioni e astenia generale. 

Non esistono magie

Nei soggetti sani ovviamente l'effetto rebound metabolico è sicuramente minore. Le capacità di recupero sono ampie e i processi di infiammazione legati a un piccolo tempo di svago alimentare possono essere facilmente gestiti e ricondotti sulla via della salute. Il messaggio forte e chiaro che cerco di indirizzare a tutti coloro i quali si trovano in situazioni di particolari stress di vita e di salute è quello di riprendere in mano le redini della propria salute e indirizzarla verso un miglioramento della qualità di vita. Da quanto si può evincere dalla lettura di questo articolo nel momento in cui ci troviamo di fronte ad una situazione di cronicizzazione dobbiamo creare dei meccanismi coordinati di risveglio metabolico. Di fronte ad un processo di equilibrio così perfetto del corpo umano non può esistere un'unica strategia per rimuovere la colla dai nostri tessuti fasciali. Non esistono magie, ma solo la consapevolezza di potercela fare

 

L'Osteopatia aiuta il reset metabolico e fasciale

L'obiettivo dell'Osteopata è di velocizzare e riattivare i processi di guarigione del corpo attraverso dei trattamenti manipolativi che mirano al rimodellamento fasciale, in parole povere:

  • "Rompere la colla";
  • Drenare velocemente le tossine;
  • Riconferire elasticità e resistenza ai tessuti.

Le manipolazioni osteopatiche agiscono sulle componenti: neuromuscolari, strutturali, viscoelastiche, fluidiche, cellulari, antalgiche, immunologiche e riparative. Le tecniche adoperate in questi casi si baseranno sull'osteopatia viscerale classica e sul Rilascio Miofasciale. Esse accompagneranno esercizi fisici calibrati specificamente sulle esigenze meccaniche e metaboliche del paziente (Fascial Fitness) con l'obiettivo di ristrutturare l'architettura del collagene e del tono dei tessuti. L'attività di muscolarizzazione (es. pesistica), il Cardiofitness e il lavoro sulla coordinazione neuromuscolare possono subentrare in una fase successiva e sono strumenti marginali al fine di un rimodellamento fasciale e di una riattivazione metabolica profonda. Sono dei concetti di allenamento poco indicati e funzionali nei pazienti cronici.

Accanto all'allenamento il terapeuta consiglierà la ripresa di un regime alimentare adeguato e la corretta idratazione, elementi indispensabili per incrementare drasticamente l'efficacia terapeutica e il ripristino metabolico. L'osteopata potrà fornire così al paziente tutti gli strumenti terapeutici necessari per affrontare al meglio la sua ripresa fisica e mentale.

 


Bibliografia e riferimenti

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Leucemia e Osteopatia verso una nuova frontiera
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